Una storia lunga quindici anni, fra speranza e amore, sofferenze e soddisfazioni, anni di continue lotte contro il destino. Una grave malattia, che poco alla volta ti toglie la possibilità di fare molte cose, diventa l’occasione per godere appieno di tutto quello che l’esistenza può ancora offrire. Se lo assecondi, il destino si piegherà alla tua volontà e le cose torneranno ad essere più semplici.
...Uno
squillo atroce lo fece sobbalzare mentre affrontava una delle splendide
curve che lo riportavano al mare, detestava quelle invasioni della sua
privacy mentre si esprimeva al volante. Serena gli chiedeva che fine
avesse fatto, lo stavano aspettando per organizzare la serata. “Arrivo
in un’ora, aspettatemi.” Spinse ancora più a fondo sul gas, l’immagine
di Sara stesa sul suo prato gli faceva dimenticare tutta la stanchezza
di quella giornata. Una sensazione strana, mista di gioia e di paura,
gli gonfiava il petto, non si sentiva per niente lucido.
Parcheggiò
sbandando sulla breccia, a mo’ di sfregio al vicino rompiscatole in
agguato dietro la siepe, che si affrettò verso la spiaggia. Serena stava
risalendo il vialetto, lo aveva visto arrivare mentre si faceva una
doccia,probabilmente gelata.
“Sembri
una grattugia Serenella”disse Marco, riferendosi alla vistosa pelle
d’oca sulle braccia,con un occhio sornione ai capezzoli che sembravano
voler bucare il reggiseno.
“Vieni
qui tesoro, che la faccio venire anche a te”, e senza dargli
possibilità di fuga lo inzuppò più di quanto non lo fosse già per il
caldo afoso.
Erano
tutti accovacciati sulla spiaggia, all’ombra della vela del surf di
Giorgio, che stava stuzzicando Sara con un bastoncino. Marco sentì
un’ondata di calore salirgli alle tempie e strinse denti e pugni per
soffocare l’impulso di fargli male. Poi si accorse che Adele era lì
accanto e gli sussurrava qualcosa in un orecchio, guardando lui con
occhio malizioso. Lo stavano prendendo in giro, così cercò di recuperare
subito la calma e sfoderò il migliore dei suoi sorrisi. Mentre faceva
quei pochi metri attaccato al braccio solido di Serena pensò alla sera
prima e alla punta di gelosia che aveva colto negli occhi di Sara, per
cui decise che si meritava anche lui di patire un po’.Evidentemente non
era riuscito per niente a tener nascosto quel che provava, ma in fondo
non gli interessava più di tanto…
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