martedì 24 luglio 2012

Il mondo non diventerà mai un sogno, ma sono i sognatori che cambiano il mondo


Il mondo non diventerà mai un sogno, ma sono i sognatori che cambiano il mondo.

Questo ho pensato al termine della visione di questo film.
Un'oretta di visione alternativa alla deprimente programmazione televisiva.
Non c'è da divertirsi, ma c'è da pensare.
Il che, di questi giorni, aiuta a vivere.

Credo che Heidemarie Schwermer intenda porre una questione etica fondamentale con l'esempio.
La soluzione non sta nel comportarci tutti come lei, ma nel porsi le stesse domande e nel trovare ciascuno la propria risposta.
Se sentiamo come nostro il suo pensiero, espresso dalle parole "il mondo, così com'è... non riesco a sopportarlo", significa che non intendiamo rassegnarci alla violenza, al soppruso, alla morte.
Questa ribellione e questa lotta è ciò che ci fa realmente umani nel senso vero e pieno del termine.

mercoledì 18 luglio 2012

Brescia attraversata dal biondo e morbido torrente Garza

Sto facendo una ricerca su stampe antiche di Brescia.
Stavo cercando di capire se il poeta latino Catullo avesse realmente scritto
«Brixia, Cygnęa supposita in specula»
visto che nei codici antichi si legge piuttosto "Cycnæ", il che avrebbe un senso compiuto (di Cycno - Cidneo).
Nel PDF  http://www.ccdc.it/UpLoadDocumenti/Brescia-Catullo.pdf
una interessantissima analisi sulle parole
«Brixia Cycnæ supposita speculæ
flavus quam molli praecurrit flumine Mella».
Catullo non ha forse mai scritto "Mella" ma piuttosto "Melo" oppure "Mello" che dovrebbe essere il nome antico del torrente Garza, dal momento che il Mella NON attraversa Brescia.
Infatti Bagnolo Mella è attraversato dall'antico alveo del Garza, NON del Mella (a dispetto del nome del paese!). Il Garza sfocia nel Mella all'altezza di Manerbio.
Inoltre il Mella non è quasi mai "flavus" mentre lo fu il Garza (Melo?) a causa degli usi artigianali cittadini.
Il torrente Garza davanti a San Faustino, seconda metà del Settecento. Una delle figurine è un pescatore!

« ... Brescia, sottoposta alla specola di Cycno
percorsa dal morbido e biondo Melo».

Garza non è infatti il nome originale latino, ma sembra derivare dal longobardo "Wardia" e dal reto-latino Gava – Gavera, dunque è una denominazione relativamente tarda.
In località Folzano, Aspes, Borgo Poncarale, il vecchio alveo del torrente Garza è infatti denominato Melö oppure Molone.