Stavo cercando di capire se il poeta latino Catullo avesse realmente scritto
«Brixia, Cygnęa supposita in specula»
visto che nei codici antichi si legge piuttosto "Cycnæ", il che avrebbe un senso compiuto (di Cycno - Cidneo).
Nel PDF http://www.ccdc.it/UpLoadDocumenti/Brescia-Catullo.pdf
una interessantissima analisi sulle parole
«Brixia Cycnæ supposita speculæ
flavus quam molli praecurrit flumine Mella».
Catullo non ha forse mai scritto "Mella" ma piuttosto "Melo" oppure "Mello" che dovrebbe essere il nome antico del torrente Garza, dal momento che il Mella NON attraversa Brescia.
Infatti Bagnolo Mella è attraversato dall'antico alveo del Garza, NON del Mella (a dispetto del nome del paese!). Il Garza sfocia nel Mella all'altezza di Manerbio.
Inoltre il Mella non è quasi mai "flavus" mentre lo fu il Garza (Melo?) a causa degli usi artigianali cittadini.
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| Il torrente Garza davanti a San Faustino, seconda metà del Settecento. Una delle figurine è un pescatore! |
« ... Brescia, sottoposta alla specola di Cycno
percorsa dal morbido e biondo Melo».
Garza non è infatti il nome originale latino, ma sembra derivare dal longobardo "Wardia" e dal reto-latino Gava – Gavera, dunque è una denominazione relativamente tarda.
In località Folzano, Aspes, Borgo Poncarale, il vecchio alveo del torrente Garza è infatti denominato Melö oppure Molone.
..interessantissimo .. in poche righe ci hai detto 1000 cose > Sai che faccio ? a settembre con questo articolo inizio il programma in terza .... e, magari, a fine anno riempio l' Arnaldo .
RispondiEliminaPurtroppo nei testi Catulliani ci sono state mille corruzioni.... ovviamente gli umanisti incolpano sempre il distratto copista.Prima di tutto non vi è scritto specula cidnea o cicnea ma chinea!poi vi è flumine Melo e non Mella
RispondiEliminaLo studio nel mio programma del poema 67 mostra ben altri risvolti traduttivi che forse un giorno vi svelerò. acerbirinaldo@libero.it